La mostra, curata dalla Soprintendenza per i Beni Storico
artistici, presenta per la prima volta una preziosa scelta
di immagini dei maggiori fotografi trentini - a partire da
Unterveger, Altadonna e Brunner, fino ad Albertini, Pedrotti,
Perdomi, Rensi, Scotoni " selezionate dai fondi
dell'Archivio Fotografico Storico. Fulcro dell'attenzione è
la donna, vista attraverso le sue molteplici attività e in
un periodo, che va dall'epoca dell'introduzione della
fotografia in Trentino agli anni in cui lo sviluppo
economico e sociale della nostra terra, così colpita dagli
avvenimenti della prima e della seconda guerra mondiale e
dal drammatico periodo dell'emigrazione, inizia a
trasformare nel profondo ogni approccio lavorativo
tradizionale, ivi compreso, dunque, il lavoro femminile.
Sono figure anonime, ma anche immagini di protagoniste del
nostro tempo, dove non è facile scoprire sorrisi, ma
piuttosto sguardi intensi e laboriosità di donne che sono
vissute tra lavoro e fatiche ormai dimenticate grazie
alle moderne tecnologie casalinghe, aspettative di vita
limitate, abiti modesti e
Semina delle
patate
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Il ritorno
incolori, acquisti oculati e mai superflui, speranze di
riscatto negli asili e negli ospedali, ancora raramente
nelle fabbriche, pronte a conciliare l'universo della
tradizione con le istanze innovative di una società in piena
trasformazione. La mostra, pervasa da quel lirismo artistico
di grande carica emotiva che emana dalle fotografie del
passato, si snoda lungo un percorso che documenta momenti di
attività ormai dimenticati o, viceversa, situazioni in
evoluzione che poi diventeranno usuali. Nelle prime sale si
passa dalle immagini che riprendono momenti del vivere
quotidiano, dal rifornimento d'acqua potabile alla fontana
del paese al lavaggio dei panni, alla cura dei bambini,
all'allevamento degli animali. ai lavori connessi alla
coltivazione della terra. dalla semina delle patate alla
raccolta delle mele e dell'uva. Seguono quindi fotografie di
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