a
Trento
68° Festa di Compleanno
Enio
- Il festeggiato in pizzeria
Enio
e
sua figlia Aloessandra |
24 novembre 2015
Domani avrò 68 anni, ma in realtà io me li
sento già da un pezzo. La verità è che mi
piace quest’età: non la cambierei con i
sedici anni liceali o con un’infanzia di
mense scolastiche. Con gli anni
dell’Università, forse con quelli sì, quando
al massimo la mia preoccupazione era
riuscire a prendere trenta all’esame di
chimica. In fondo, penso, fanno bene quelli
che ancora devono laurearsi, quelli che
passano la loro vita all’università, tra
libri, lezioni ed esami. Quelli che possono
perdere tempo perché il padre un lavoro
nello studio legale dell’amico glielo
rimedia di sicuro – che è ben altra cosa
rispetto a quelli che si laureano tardi
perché lavorano di giorno e studiano di
notte: ci sono passato e queste cose le
capisco. Mica
mi chiamo Martone o Elkann, io.
Io di sicurezze non ne ho mai avute, e i
miei 68 anni me li sono guadagnati: per
questo oggi mi ci aggrappo con i denti.
Perché se mi fossi conosciuto a sedici mi
sarei trovato orrendo. A venti parecchio
noioso. A ventiquattro ancora un po’
immaturo. Oggi invece mi vado bene, e
credetemi, non è poco. |
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Per questo oggi
mi siedo e conto i passi di chi ci è stato sempre, e quelli
di chi ci è stato e poi un giorno si è allontanato. Di chi
mi ha aiutato a diventare come sono. Di chi mi prende
incasinato e sbagliato senza tentare di correggermi. Di chi
mi ha aiutato a correggere quello che andava corretto. Di
chi domani e negli anni a venire festeggerà con me. Di chi
mi ha detto che sbagliavo quando sbagliavo. Di chi mi ha
detto che sbagliavo anche quando avevo ragione. Di chi
quando sbagliavo, senza dirmi niente mi è
Enio a Monza - Fontana dietro
l'Arengario
rimasto vicino.
Di chi mi ha lasciato andare perché non gli importava
abbastanza. Di chi non ha mai capito niente di me. Delle
persone intelligenti e di quelle stupide, di quelle buone e
quelle cattive, di quelle che mi hanno lasciato dei solchi
nella carne che non si chiuderanno mai, e di quelle che
certe ferite me le hanno guarite senza mai chiedermi niente
in cambio.
Enio e i due nipoti a Trento - Salotto
di casa
Di tutti quelli
che mi sono passati vicino, insomma, lasciando orme nella
sabbia e in questi miei 68 anni, che santo cielo, sono la
cosa più bella che mi sia mai capitata. E chissenefrega
delle rughe, chissenefrega degli acciacchi che ogni anno
aumentano. Finché io posso mangiarmela a morsi, la vita, i
miei 68 anni me li faccio bastare, e imbandisco la tavola
della mia esistenza per tutti quelli che avranno voglia di
sedercisi intorno. Stasera festeggerò con la mia Donatella e
qualche amico sincero, magari bevendo anche un pò e farò finta che gli anni non siano mai passati.
Buon compleanno a me.
@nonnoenio
Buon compleanno
per il tuo sessantottesimo
- Mamma Gina
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